LE FOTO DA 31 A 40
Le foto da 1 a 10 | Le foto da 11 a 20 | Le foto da 21 a 30 | Le foto da 31 a 40 | Le foto da 41 a 50 | Le foto da 51 a 60 |
Le foto da 61 a 70 | Le foto da 71 a 80 | Le foto da 81 a 90 | Le foto da 9 a 100 |
![]() |
31) - 1933 - A Chiusavecchia (IM), quando le ferie erano soprattutto una scampagnata. Due novellesi, Oreste Tarditi (il valente ed indimenticato pittore delle Langhe) ed Enrico Rostagno sono ospiti di mio padre, a casa dei miei nonni materni; era un po' la cosiddetta villeggiatura. Enrico e Oreste, ancora scapoli, vivevano in grandi città e qualche giorno in un paesello dell'entroterra ligure, fra muli e asinelli, era una vacanza appagante. |
![]() |
32) - 1934 - La moto Guzzi di mio padre. Era di costruzione anteriore al 1925; infatti, nel 1940, la vendette perchè soggetta a requisizione bellica, come tutte le moto fabbricate entro il 1925. Ovviamente, c'era il solito meccanico che la comprò, sapendo come riciclarla. |
|
33) - 1932 - Mio cugino Paolo col triciclo del cugino Dino. Avere il triciclo era una conquista, uno status symbol. Pauluccio ed io non lo avevamo, ma Dino sì. Allora, ce lo prestava con tante precauzioni, anche se già logoro e senza gomme. Ma vuoi mettere la fotografia col triciclo? |
![]() | 34) - 1932 - Mio nonno materno, nonno Carlin. Con la guerra, smise di fare il frantoiano e si limitava a coltivare l'orticello. Aveva sempre un pensiero per noi nipoti. Quando arrivava dalla campagna, ci chiamava e - mostrandoci la giacca appesa ad una sedia - ci diceva: "Guardate cosa mi è successo; venendo a casa mi è caduto qualcosa addosso e mi ha riempito una manica di qualcosa". |
| 35) 1935 - Mio cugino Vincenzo, con la sua carriola d'epoca. |
![]() | 36) 1933 - Il transatlantico REX conquista il Nastro Azzurro e, al suo ritorno, il Regime lo pubblicizza in tutti i modi. Da molti paesi e città partirono comitive di italiani per andare a vederlo nel porto di Genova. |
![]() |
37) 1932 - Mia nonna materna, nonna Argentina. Era analfabeta, però, aveva imparato a leggere e, alla domenica - di nascosto, perchè nonno Carlin non metteva piede in Chiesa - andava in Chiesa a recitare l'"Uffizio". |
|
38) 1932 - Mia suocera, la terza da sinistra, quando era ancora signorina. |
| 39) 1932 - Zio Giuanin, fratello di mia nonna paterna. Amava i baffi e i cavalli ed era orgoglioso di aver servito la Patria in cavalleria, combattendo nella prima guerra mondiale a Bligny e rimanendo anche ferito. Era - come si dice sulle Langhe - un "particolare", cioè, un contadino coltivatore diretto. Produceva dolcetto squisito ed avceva un cuore grande così, da bambino: si commuoveva facilmente. |
|
40) 1932 - Mia zia Marietta, moglie di zio Giuanin. Visse all'ombra del marito, nel lavoro dei campi e nel dolore per aver perso l'unico figlio maschio di 22 anni, per un male incurabile. |